La copertina del libro.

La mia vocazione? La politica

Maurizio Lupi, vicepresidente della Camera, si racconta. Il periodo dell'università, gli anni al Comune di Milano, fino al Parlamento e all'Intergruppo per la Sussidiarietà. Con la scoperta che «la politica è l'incontro imprevedibile tra mondi diversi»
Andrea Valesini

Tra i lasciti di Vaclav Havel c’è l’affermazione che la vita nella verità «ha anche una evidente dimensione politica». Non c’è niente che non ci riguardi e non ci rimandi ad una tensione per l’altro. Detta altrimenti, La prima politica è vivere, come recita il titolo del libro di Maurizio Lupi. È il racconto autobiografico di un impegno che ha radici solide, ma anche un manifesto in difesa della buona politica, quanto mai opportuno in un’epoca che vede una demagogica campagna d’informazione dispiegata contro la Casta, senza distinzioni e soprattutto senza valorizzare le tante esperienze positive e generose che pure la politica a diversi livelli sa ancora esprimere.
L’impegno di Lupi matura come risposta alle domande e alle evidenze che, negli anni, la realtà gli ha messo di fronte, dagli incontri a scuola fino all’università e poi nel lavoro con la fondazione di Fiera Milano Congressi.
La “discesa in campo” nel 1993 matura come vocazione, parola che oggi è raro leggere associata alla politica, come accade per altri termini che ricorrono nel libro. È il caso, ad esempio, di «compromesso», che in tempi recenti ha assunto una connotazione negativa (il famigerato “inciucio”) e invece è un obiettivo imprescindibile della politica, indicando il punto di incontro dove i problemi trovano una soluzione. «La politica - scrive Lupi - è soprattutto questo: mondi diversi che si incontrano e creano rapporti che nessuno poteva immaginare. Il punto di partenza è una stima dell’uomo, per cui nessuno mi è estraneo e anche l’avversario, ben lontano da essere un nemico da abbattere, è per me un’occasione di arricchimento». Muovendo da queste premesse, rese possibili dall’incontro con Cl, nascono esperienze che rompono gli schemi partitici, come il noto Intergruppo per la Sussidiarietà. Perché le esigenze elementari del cuore dell’uomo vanno oltre gli schemi consolidati. E, quando la politica le mette al centro della propria azione, allora è davvero la più alta forma di carità.

Maurizio Lupi
La prima politica è vivere
Mondadori
€ 17,50