SPIRTO GENTIL Lo Stabat Mater di Pergolesi

Andrea Milanesi

«Stabat Mater dolorosa: l’inno di Pergolesi ci aiuta a percepire la gioia misteriosa, la consolazione paradossale, la certezza piena di vigore e di sfida alle cose che accadono. Ci aiuta sempre; e veramente Pergolesi è come un fratello che sostiene nel nostro cammino la fede comune, la memoria comune, la fedeltà comune alla Madre da cui l’avvenimento, ogni momento, parte per investire la nostra vita…».
Con questa riflessione don Giussani inaugurava il libretto del primo cd pubblicato all’interno della collana discografica “Spirto Gentil”, da lui fondata nel 1997 con lo scopo di dilatare il più possibile il messaggio di quelle creazioni artistiche in cui maggiormente si rispecchia la domanda di significato di cui viene investita la vita di tutti i giorni. Non è dunque un caso che il primo disco della collana sia stato dedicato allo Stabat Mater di Giovanni Battista Pergolesi, una delle composizioni più amate e ascoltate da don Giussani; uno dei capolavori assoluti della storia della musica, che Vincenzo Bellini definì «il poema del dolore» e di fronte al quale Gioachino Rossini pianse di commozione la prima volta che lo ascoltò.
Il fascino magnetico, quasi ipnotico che ancora oggi questa opera sprigiona nei confronti di chi la avvicina è l’esito naturale di un paradosso innanzitutto artistico, ma in modo particolare umano, appunto esistenziale; di un vorticoso “quadro d’affetti” che rappresenta la sintesi ideale tra i sentimenti di sofferenza e dolcezza, consolazione e pietà, angoscia e serenità, in cui l’accettazione del sacrificio e delle apparenti contraddizioni della vita aprono prospettive di fede e di speranza imprevedibili.
A un soprano, un contralto e una piccola orchestra d’archi (con l’accompagnamento dell’organo) Pergolesi ha affidato il testo con cui Jacopone da Todi ha descritto il tormento di Maria ai piedi della croce, chiamando via via a condividere la desolazione e il pianto della Madonna di fronte al corpo straziato del Figlio, la violenza quasi fisica della spada che trafigge il cuore della Vergine o la contemplazione commossa della morte di Cristo; in una crescente tensione che culmina nel grandioso e commovente “Amen” finale, invocazione che apre uno squarcio di fiducioso abbandono nei confronti di un insondabile mistero. A celebrare la vittoria della vita sulla morte, nel presentimento gioioso della festa della resurrezione.


Pergolesi
Stabat Mater

London Symphony Orchestra, Claudio Abbado
Spirto Gentil (1) - Distr.: Universal Music Italia,1997
€ 17