La Colletta Alimentare, sabato 26 novembre 2011.

Un popolo che vive e condivide

Sono 9.600 le tonnellate di alimenti raccolte in migliaia di supermercati durante la giornata di raccolta nazionale. Un 2% in più dell'anno scorso. Il bilancio di Marco Lucchini, direttore del Banco Alimentare (da "ilsussidiario.net")
Marco Lucchini

Se accetti la sfida, la vita cambia e si mette in azione, subito. A Milano una ragazza racconta: “Mi era stato proposto nei giorni scorsi di partecipare come volontaria ma avevo fatto di finta di non sentire. Oggi sono venuta al supermercato per far la spesa e vedendovi mi sono detta: “Ma qui sono tutti allegri e contenti, mi fermo e faccio anch’io il mio turno di volontariato”. In molti hanno scelto di andare al discount, perché i prodotti costano meno e questo ha permesso loro di donare gli alimenti. Altre persone si sono addirittura presentate con il sacchetto di un altro supermercato, perché avevano fatto la spesa qualche giorno prima in quanto non volevano fare la coda alle casse, tipica del sabato, ma hanno voluto comunque partecipare. Oppure il messaggio arrivato da Maria Concetta che riporta quanto le ha detto un suo concittadino: “Oggi la faccio la Colletta, non so se l’anno prossimo potrò ancora. Ma voi non mollate perché mi date speranza”.
Si può vivere un periodo di crisi, essere tutt’altro che tranquilli o addirittura ignorarla ma comunque chi non si tira indietro da quello che la realtà offre nell’istante, in quel momento, a quell’ora, in un determinato luogo, scopre l’imprevisto: l’incontro fisico con un popolo genera un cambiamento e speranza, non come propria capacità ma come dono, come un patrimonio donato su cui contare sempre, in particolare quando sembra che le proprie risorse siano finite.
Accettare questa sfida cambia perché la libertà di ciascuno è esaltata, come ha detto un ragazzino di Genova: ”È un dovere aiutare gli altri, ma non sei obbligato”. Allora anche un gesto cosi ben organizzato (sms ricevuto alle 11.07 da un manager di una nota e importante azienda internazionale ”Organizzazione &Logistica perfette. Complimenti. Ciao G.I.”) a cui potresti solo dare un supporto, diventa tuo e chi incontri lo riconosce. In Toscana un “vu cumpra” chiede ai volontari di poter dare una mano. Alla fine della giornata il Capo Equipe, responsabile per il Banco Alimentare dei volontari in quel punto vendita, valuta di fare cosa gradita offrendo 10 euro di mancia al nostro extracomunitario ma lui si arrabbia e gli risponde: “non l’ho fatto per soldi ma con il cuore”.
Che la Giornata Nazionale della Colletta Alimentare sia un popolo non bisogna neppure spiegarlo, è diventata un'evidenza: italiani, africani, asiatici, americani, slavi, ispanici, cinesi, ecc. mobilitati, mossi, protagonisti della Carità. Ma un popolo non è solo etnia è anche alimentato dalla storia di ciascuno. Allora in questo popolo generato dalla Carità trovi ricchi e potenti (solo per fare degli esempi: Andrea Agnelli, il sindaco di Torino Piero Fassino, il sindaco Renzi con la Giunta del comune di Firenze, la Giunta comunale di Bologna, il Sindaco e il Presidente della Provincia di Grosseto, ma chissà quanti altri di cui non sappiamo), vip dello spettacolo e campioni dello sport (Gerry Scotti, Linus, Federica Pellegrini, Franco Baresi e se ne conoscete altri fatecelo sapere così da ringraziarli).

DA ILSUSSIDIARIO.NET