Il Book Corner a Rimini (Archivio Meeting)

Tanti amici al Book Corner

Il vicepresidente di AIC ci racconta cosa è accaduto nel loro spazio al Meeting, tra presentazioni di libri, podcast, firma copie. Un “luogo di incontro” che attraversa secoli di letteratura fino all’oggi. E che continua
Marco C. Giorgio

Si conosce solo ciò che si ama. Per questo la presentazione di un libro non deve essere un esercizio di stile, ma il tentativo di condividere il piacere della lettura e soprattutto l’amore per i brandelli di verità presenti in molti testi, attuali o del passato. Così è stato con gli incontri al Book Corner dell’AIC al Meeting 2023. Perché proprio come l’amicizia, la lettura è una messa in opera, tra colui che legge e colui che è letto, è una reciprocità che chiede di essere condivisa.

Quando è così, si sostiene e si crea una comunità, che si ritrova anche al Meeting e che diventa ogni anno un momento di giudizio e di approfondimento. Giudizio perché i libri, soprattutto quelli che richiamano alla verità e esercitano l’intelligenza di chi legge, sono pungolo e strumento per il giudizio originale sulla realtà.

Partendo da qui, per il quinto anno consecutivo, AIC è stata presente a Rimini con il Book Corner, proponendo una collana di podcast gratuiti, che è già possibile ascoltare su smartphone e pc. Con, in più, una forma nuova: uno spazio fisico insonorizzato a cui potevano collegarsi anche in diretta i vari ascoltatori, per poi condividere il momento del firma copia con gli autori. AIC ha proposto oltre 40 podcast, in diretta streaming durante la settimana riminese e poi subito disponibili sul sito del Meeting.



L’abbrivio dello strumento podcast sono state le limitazioni pandemiche degli anni scorsi, da qui è partita la sfida a trasformare un “non luogo” digitale in un luogo di incontro. E adesso possiamo dire che così è stato: un non luogo è diventato un luogo, creando una presenza in uno spazio fisico e anche digitale.

Certamente gli autori in gioco hanno aiutato: Alessandro Manzoni, Aelredo di Rievaulx, Giacomo Leopardi, Charles Péguy, Dorothy Day, Giovanni Testori, Pietro Citati e Luigi Giussani sono solo alcuni. Così come anche gli ospiti, molto spesso gli autori stessi: tra gli altri, Marco Damilano, Franco Nembrini, Paolo Prosperi, Alessandro Rivali, Giovanni Maddalena, Gianluca Attanasio, Annalena Benini, Roberto Battiston, Sergio Belardinelli, Daniele Mencarelli. E anche Cristina Dell’Acqua, Luigi Garlando e Maria Grazia Calandrone, che non erano mai stati ospiti a Rimini. Gli autori che sono venuti per la prima volta hanno anche scoperto il Meeting con le sue mostre, gli spettacoli e i tanti incontri, i momenti conviviali con gli organizzatori. Perché il susseguirsi dei podcast – nell’affronto delle tematiche più attuali e discusse della nostra società e nella scoperta dei mondi a cui i romanzi presentati ci hanno introdotto – è stata una grande occasione per contribuire alla costruzione del Meeting, nel corso di tutta la settimana e dandogli seguito durante l'anno nel rapporto con AIC e con i vari Centri culturali in tutta Italia.

Il podcast è un mezzo nuovo e diverso, in particolare per il Meeting, ma aperto a tutti e in continua evoluzione, che permette - attraverso la presentazione di libri e novità letterarie di generi diversi (romanzi, narrativa, saggi, letteratura, poesia, attualità…) - anche la scoperta di libri che documentano “io” in azione, alla ricerca del significato delle cose, per sé e per il mondo, e che, potendo, si mettono insieme ad altri accomunati dalla stessa ricerca e, nell’esperienza di questo incontro, nascono cose nuove che aiutano tutti a scoprire la risposta, che c’è, a questa infinita domanda.

Proprio don Giussani dice ne Il senso religioso che «uno potrebbe vivere benissimo senza la filosofia, senza sapere che la terra gira intorno al sole: l’uomo non può vivere invece senza le certezze morali. Senza poter dare giudizi di certezza sul comportamento che l’altro ha verso di lui, l’uomo non può vivere». E la letteratura, se introdotta e guidata, è uno degli strumenti più potenti per accorgersi dell’esigenza di questo desiderio di certezza morale, che tutti hanno e che mette in comune persone e luoghi anche diversissimi.

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Ed è così successo che questo stand un po’ strano, un po’ “acquario” e un po’ “camper”, sia diventato un luogo di scoperta ed esercizio dell’umanità, quell’umanità che si scopre nella relazione tra chi legge e chi è letto, sorretta da una ipotesi certa e positiva, come dice il titolo stesso del Meeting: “L’esistenza umana è una amicizia inesauribile”. Un libro fa soprattutto questo: aiuta l’amicizia tra gli uomini, anche di secoli diversi, a essere inesauribile. Soprattutto - e per certi versi, unicamente - quando è sorretta dalla libertà, nella verità.

Questa amicizia continua: potete ascoltare tutti i podcast sul sito del Meeting, seguendo i prossimi eventi di AIC e non smettendo di cercare e cercarci in tutti questi luoghi che ci sono dati.