Tracce n.9, Ottobre 2023

Il test
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«La fede fa concepire e mobilita in modo diverso il mio rapporto con le cose che mi interessano, e così si crea un’esperienza di umanità diversa, ed è questa la verifica della fede». Giussani parlava così agli universitari del movimento, durante un’Equipe del 1981. In questo numero, raccogliamo le storie degli universitari di oggi, da varie parti del mondo, insieme ad alcuni passaggi tratti dall’assemblea e dalla sintesi all’Equipe del Clu di quest’anno, che ha riunito alla fine dell’estate 450 ragazzi proprio su quel tema: “La verifica della fede”.

L’anno in università è ripreso e qui troverete da dove ricominciano loro: che cosa gli interessa, cosa è rimasto dell’estate trascorsa, di tutto il cammino dell’anno passato, davanti alle vicende in ateneo, alla morte di un amico, nell’accogliere le matricole, nella delusione o l’ansia. E nella bellezza di accompagnarsi a conoscere l’origine dell’esperienza che vivono. Anche attraversando un periodo di studio all’estero, senza rete, spinti a verificare che cosa sostiene la vita. Così Riccardo racconta la svolta dei suoi mesi nella fredda Göteborg o Andrea degli incontri che lo hanno cambiato a Bruxelles. Yersultan, kazako e musulmano, studente di Storia, parla così del suo incontro con i ragazzi del Clu: «Mi interessava il loro modo di vivere così intenso, così aperto, così innamorato della vita. Avrei voluto rubare i loro occhi per portarli sempre con me. Avevo sete della loro felicità».
In quell’Equipe, Giussani aggiungeva: «Il punto della questione sta nel fatto che tutti diciamo: “Cristo”, ma questo Cristo è come se non esistesse; perché Cristo è la risposta, è il senso, Cristo è la forma, è il significato del vivere», ed elencava le facce concretissime di questo vivere: il rapporto affettivo, l’uso delle cose, il modo di guardare la natura, il tempo, lo spazio, lo studio, il rapporto con tua madre e tuo padre, il tuo progetto futuro, il tuo passato... Uno studente, nell’assemblea con Davide Prosperi che apre il giornale, racconta di un amico che da poco partecipa al movimento e che gli si è avvicinato alla fine della vacanza della loro comunità: «Quello che più mi stupisce è che voi non vi fermate a dire che “Cristo c’è”, quello lo faccio anch’io, ma voi Lo cercate». Che cosa ha visto?