Don Luigi Giussani (Sergio Assandri/Archivio Fraternità CL)

«Il cristianesimo come avvenimento oggi»

Nel XIX anniversario della sua morte, la versione integrale del testo inedito pubblicato su "Tracce" di febbraio: gli appunti da una conferenza di don Luigi Giussani del 1992

Moderatore. Don Giussani ci parlerà questa sera del tema: «Il cristianesimo come avvenimento oggi», che è proprio la genialità secondo cui l’esperienza che lui ha generato e vissuto, nella Chiesa e per la Chiesa oggi, ha toccato tutti noi. Ci sarà poi lo spazio per qualche domanda.

Luigi Giussani. Obiettivamente, mi sembra che il significato del tema («Il cristianesimo come avvenimento oggi») sia dettato dal fatto che oggi la parola cristianesimo è più facilmente identificata con una serie di valori morali o con una predicazione dei valori morali, con una preoccupazione di valori morali. Non sto dicendo, dunque, che il cristianesimo non si interessa di valori morali, dico semplicemente che il cristianesimo non coincide affatto con la predicazione di valori morali. Se abbiamo assistito alla Messa di domenica scorsa, la bellissima parabola del fariseo e del pubblicano (cfr. Lc 18,9-14) ci ha ancora una volta sorpreso: ci sorprende sempre, alla fine, quando dice che il pubblicano se ne è uscito dal tempio perdonato, «giustificato», a posto, in pace, mentre il fariseo, che aveva millantato tutte le cose buone che aveva fatto – e non diceva menzogne, Cristo non ha detto: «Il fariseo ha detto delle menzogne», per nulla affatto –, è uscito condannato. Il perché ultimo di questa opposizione non è immediatamente necessario delucidarlo; può darsi che venga come conclusione di altri pensieri. Ma voglio dire che l’importante, per uno che deve parlare di cristianesimo, pensare al cristianesimo o vivere il cristianesimo, la cosa principale è proprio questa: che non può ricondurre ciò di cui si vuole interessare o che vuol vivere a dei valori morali che, con la propria forza di volontà, riesca a tradurre in atto. Il cristianesimo è un fatto, un avvenimento, un fatto oggettivo: anche se tutto il mondo non credesse, non potrebbe più toglierlo. Non c’è ragionamento che possa tenere: «Contra factum non valet illatio», di fronte a un fatto è inutile, a un fatto non si può opporre un ragionamento, la forza di un ragionamento...

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